mercoledì 19 maggio 2010

Di incubi, foche e banchine della metropolitana

Da un paio di settimane Bia ha problemi a svegliarsi.
I gattini le suonano all'alba, lei si alza brontolando, li nutre con un occhio aperto e uno chiuso e la testa che ciondola, e torna a infilarsi nel letto ancora caldo.
Da quel momento il sonno la avviluppa con tentacoli pesanti e appiccicosi, la palleggia tra un incubo e un altro in un tormentato dormiveglia, e infine la rivomita faticosamente alla realtà, ad un orario imbarazzante tra le 9 e le 10.30 del mattino.

Questa mattina Bia ha sognato, nell'ordine:

- Di perdersi nella metropolitana di Duomo e non riuscire più a tornare a casa perchè, nonostante si inerpicasse su e giù per le scale mobili e immobili, tentando di seguire le quanto mai vaghe indicazioni,  il binario su cui si trovava non era mai quello giusto e la metrò passava sempre dalla parte opposta.
(Tutto questo è effettivamente successo, e più di una volta...quindi non sono sicura che si possa interpretare come incubo)

-Di tentare disperatamente di salvare una foca bianca, enorme e obesa, finita non si sa come nel laghetto artificiale di milano2, trasformatosi per l'occasione in una location alla Indiana Jones. Bia si inerpicava faticosamente su una impervia scogliera, con la foca sotto il braccio, le onde che si abbattevano furiosamente sulla sua schiena e i sassi che le franavano sotto i piedi e sotto le unghie (no, non aveva un coltello tra i denti, ma poco ci mancava). Quando ormai pensava di essere giunta in salvo, la focona le scivolava dalle mani come una saponetta e si andava a sfracellare diversi metri più in basso, dove un gruppo di bracconieri a cavallo, con sciabole e turbanti, la trasformavano in sushi prima che Bia potesse dire "ops".
(Questo, credo di poterlo affermare con sicurezza, è un inedito bello e buono...quindi rientra nella categoria incubi)

-Di perdere per sempre il suo portatile rosso ciliegia, dimenticandolo stupidamente sulla banchina della metropolitana.
(Questo, chi mi conosce lo sa, è stato in assoluto l'incubo peggiore di tutti...e in effetti mi sento ancora un po' scossa.)
Abbiamo per caso Sigmund Freud in ascolto? Il suo intervento sarebbe assai gradito.

1 commento:

  1. La risposta è: chiunque sia stato a Milano almeno una volta fa incubi sulle metropolitane (anch'io ne faccio a bizzeffe) e devi cestinare le mail che parlano delle violente cacce ai cuccioli di foca senza aprirle. La paura di perdere un oggetto prezioso è invece autoevidente (motivo per cui porto solo bigiotteria e odio gli oggetti costosi -tranne il mio computer- vista la mia notoria attenzione al mondo circostante).
    Mi dicono che mangiare carboidrati a cena, oltre a fare ingrassare, fa anche dormire meglio. In un periodo di incubi ci ho provato e ha funzionato.

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