mercoledì 23 giugno 2010

Di estetiste, metropolitana e stangone

Nonostante questo tempo impazzito, che non si è ancora capito se è giugno o novembre (il mio naso, ad esempio, ha deciso che è novembre e si è arreso al raffreddore), ho pensato fosse giunta l'ora di organizzarmi per l'estate e, in vista di future giornate in piscina, pantaloncini, gonnelline e bikini, ho dedicato la giornata alla depilazione integrale di me medesima.

Dovete sapere che io sono un'integralista della ceretta.
Vado dal parrucchiere una volta all'anno, spesso giro vestita in modo che dire approssimativo è minimizzare, mi mangio le unghie e non sono in grando di mettermi lo smalto senza dipingermi anche mezza falange, mi trucco per finta e per me "farmi i capelli" vuol dire dargli una rastrellata dopo la doccia e via, ma sulla ceretta non transigo.
Una volta al mese, con puntualità svizzera, vado a farmi spennare dalla testa ai piedi come una gallina.
Lamette, silkepil e creme depilatorie sono il diavolo.
Lo dice anche la bibbia: tu, donna, ti depilerai con dolore!

Per questo ho la mia estetista di fiducia. Una tizia secca secca, con le tette rifatte, l'abbronzatura di chi dorme nel lettino solare e il rossetto ciclamino, che mi chiama Amo'  e che ogni volta mi fa il culo quadrato perchè mi dimentico di farmi lo scrub.
Però è una fuoriclasse, riesce a depilare un inguine integrale il 6 minuti netti e, se glielo chiedi, è capace di farti la cera pure ai peli del naso.
Fa anche dei prezzi onesti, il che non guasta.

Purtroppo non sono l'unica a pensarla così e ormai, nonostante lei abbia più braccia della dea Kalì e riesca a depilare tre persone in contemporanea, mentre mette lo smalto a una quarta e fa una pedicure alla quinta, per riuscire a prendere un appuntamento con lei bisogna attivarsi almeno 3 settimane prima.
Figuriamoci ora che arriva l'estate.
"Pronto Estetista-preferita come stai? quando hai un buco libero per farmi la ceretta?" 
"Ciao Amo' fammi controllare...facciamo il 27 Ottobre alle 16.00?". 
Come non detto.
Mi è toccato rivolgermi alla odiata concorrenza.

Già ero un po' inversa per via del raffreddore, in più venivo diretta da Milano, quindi ero stanca, spettinata, e accaldata. Avevo il trucco colato fino al mento e la faccia smunta di chi non ha trovato posto a sedere e si è sorbito 40 minuti di metropolitana appesa al palo, tra un gruppetto di adolescenti chiassosi e sudati, uno yorkshire isterico e la sua padrona, evidentemente non-milanese e quindi incapace di reggersi in piedi sulla metro in movimento, che mi è ripetutamente caracollata addosso pestandomi i piedi.
Indossavo la divisa d'ordinanza: jeans strasciconi, maglietta "I've got a very fat cat", scarpe da ginnastica, mutande arancioni con disegnato un papero.

Ora, immaginatevi di essere me: siete conciate come una profuga e state andando a farvi la cera. Sapete che dovrete denudarvi, mostrando la vostra cellulite, le vostre intimità e la vostra ripugnante peluria a una che non è vostra madre e neppure la vostra ginecologa. Sapete che dovrete lasciarvi smanacciare impudicamente senza protestare e sapete che dovrete soffrire a denti stretti le pene dell'inferno.
Chi vorreste che vi venisse incontro, con un gran sorriso, all'ingresso del centro estetico?
A. Un'adorabile donnetta di mezza età, magari un po' rotondetta, pronta a elargire saggi consigli e rimedi della nonna e a chiedervi ripetutamente: "ma mangi abbastanza? sei così magra...".
B. Un donnone energico e ridanciano, vestito come moira orfei, che ciarla incessantemente per tutta l'operazione dei suoi problemi di peso, complimentandosi con ammirazione per la vostra forma perfetta.
C. Una 19enne di un metro e una stanga con un corpo da favola, perfettamente abbronzata, truccata e pettinata, con languidi occhi verdi, capelli corvini lunghi fino al culo, il reggiseno di pizzo nero che fa capolino dall'abbondante scollatura e nemmeno un peletto superfluo.

Ora indovinate quale delle tre è toccata alla sottoscritta?
...ecco appunto.

venerdì 11 giugno 2010

Esperimento culinario bis

"Sai cosa dovresti fare la prossima volta che ti viene in mente di provare a cucinare?
                                                                  ...Ordina una pizza!"


Mia sorella è una piccola ingrata.

venerdì 4 giugno 2010

22...23

Sono state necessarie una serie infinita di lagne, minacce e biechi ricatti per riuscire a strappare il fidanzato-in-carriera dal suo amato ufficio, ma alla fine l'ho spuntata.

Ho fatto il primo (e il secondo, e il terzo) bagno della stagione in un mare abbastanza sudicio e un po' puzzolente, ma dopo una primavera passata all'80% sotto la pioggia, è stato comunque meraviglioso.
Mi sono fatta fuori qualcosa come 2 teglie e mezzo di focaccia di Recco, che è una delle cose per cui penso valga la pena morire, e direi che per poco non ci sono riuscita.
Ho dimenticato come al solito la protezione solare, quindi ho preso suppergiù il colore dell'aragosta bollita e, se spegni la luce, mi illumino al buio. Comunque sono sicura che domani mattina il tutto si sarà risolto in un'invidiabile abbronzatura dorata, l'importante è avere fede.
Ho assaggiato la granita di lamponi più buona del creato, ed era piena di semini, prova inequivocabile che si trattava di lamponi veri (a meno che non vendano lo sciroppo con i semini, ovviamente).
Ho lasciato metà dei miei piedi sui ciottoli arroventati delle spiagge liguri....importare un po' di sabbia dalla Romagna no eh?
Disgraziatamente non ho trovato un braccialetto estivo portafortuna da legarmi al polso, perchè il fidanzato-in-carriera ha gusti difficili e trovava qualche difetto in tutti quelli che mi piacevano.
In compenso ho ricevuto da lui, come regalo di compleanno anticipato, un libro molto serio che si intitola: ""Parliamone Charlie Brown! Come sopravvivere alla propria famiglia con l'aiuto dei Peanuts."
L'ho iniziato mentre mi cuocevo sulla spiaggia ed è davvero illuminante e particolarmente indicato alla mia situazione (Che tanto è tutta colpa di mia madre, lo so!).

Insomma sono stanca, arrostita e felice.
Però non riesco a decidermi ad andare a letto, perchè ci sono questi 23 anni che mi aspettano domani mattina e io di compierli non ne ho proprio nessuna voglia.
Anche perchè, diciamocelo, questo ventitreesimo anno di vita è stato proprio un buco nell'acqua e la cosa migliore da fare sarebbe resettare il tutto e ricominciare da capo.
Mi dicono dalla regia che resettarlo non è possibile, ma allora non si potrebbe avere almeno una proroga? Ritardare un po' la data di scadenza, giusto per vedere se qualcosa si può ancora salvare?

Io ho deciso che faccio finta di niente, questi 23 magari li festeggio l'anno prossimo.
Al massimo, se proprio ci tenete, posso portarmi avanti scartando i regali.

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