Ci sto ricascando. La sento strisciare.
Il fatto che è tornato il bisogno di scrivere è indicativo: quando sto bene difficilmente trovo il tempo.
E' che sono davvero stanca e sto diventando insofferente.
Questo personaggio di eterna bambina inizia ad andarmi stretto. E mi sento persa, perchè ci ho sguazzato dentro per anni, con soddisfazione.
Scoprivo il mondo al sicuro sotto l'ombrello di qualcun altro. E lo afferravo con mani troppo piccole e, spesso, volutamente goffe, solo per attirare le attenzioni di chi mi amava in quel momento.
Che i cuccioli si sa, piacciono sempre a tutti. Anche quando rompono i coglioni.
Ma ora no.
Ora odio questa insicurezza generalizzata, questo sentirmi sempre in vestiti non miei. Vorrei trovare la mia dimensione. Poter dire: questa sono io, questo è quello che faccio e lo faccio maledettamente bene. Vaffanculo.
Vorrei riuscire a costruire qualcosa. Da sola.
Perchè le gambe le ho, la testa spero pure, e volendo anche un (piccolo) ombrello per i giorni di pioggia.
E allora perchè questo terrore di uscire allo scoperto?
Perchè temporeggio, quando mi sento già in ritardo?
E perchè, maledizione, continuo a essere così indulgente con me stessa?
Sono giorni che mi sveglio al mattino con una gran voglia di urlare.
Bentornati nella mia testa.
Abbiate pazienza.
Uhm, anch'io forse mi sto rannicchiando troppo in quel genere di personaggio. E'che è comodo. D'altronde anche cambiare è difficile e nessuno nasce imparato. Probabilmente è più che altro una questione di darsi delle priorità e di assumere un atteggiamento sicuro con gli altri anche se ce la si sta facendo addosso.
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