venerdì 29 gennaio 2010

Chi va piano...

Non è che Milano mi piaccia sempre.
Mi piace il centro di mattina presto, soprattutto quando esco dalla metro proprio sotto al Duomo, perchè vederselo sbucare di fronte tutto in una volta dà una leggera vertigine e un brivido di piacere.
Mi piace il ristorante giapponese in Vittor Pisani, perchè ormai mi conoscono e mi chiamano Bia-san, e poi la tempura è buonissima.
Mi piace la Feltrinelli di corso Buenos Aires, perchè è grande ma accogliente, ha delle morbide poltrone dove sbracarsi a leggere per ore e un piccolo bar dove comprare un succo e una fetta di torta.
Mi piacciono le viuzze intorno a viale Tunisia, perchè sono piene di ristoranti etnici per tutti i gusti e di negozietti bizzarri da scoprire ed esplorare.
Mi piace la Galleria in pausa pranzo, quando tutti escono dagli uffici e ti ritrovi circondata da uomini in completo e splendide donne in tailleur e tacchi alti, che parlano al cellulare, fumano una sigaretta e scambiano due chiacchiere, camminando svelti, sicuri ed eleganti verso la loro meta.
E tu, con la tua sciarpona rossa, i jeans sbrindellati e le scarpe da ginnastica, ti senti piccola piccola e un po' intimidita, ma anche tanto affascinata da quel mondo che ancora non ti appartiene.

Ma soprattutto, di Milano mi piacciono le sorprese che proprio non ti aspetti e che ti migliorano una giornata grigia e inutile.
Come le 12 gigantesche lumache fuxia che vagano da alcuni mesi per la città e che con immensa gioia ho già incontrato tre volte, sempre in luoghi diversi.

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